Liegi-Bastogne-Liegi 2020, Primoz Roglic beffa Julian Alaphilippe che esulta troppo presto – Tre sloveni nei primi quattro

Primoz Roglic vince la Liegi-Bastogne-Liegi 2020. Il corridore della Jumbo-Visma ha vinto lo sprint a quattro finale, battendo Julian Alaphilippe che convinto di aver vinto aveva già esultato prima di tagliare il traguardo, dopo uno sprint anche al limite del regolamento con un cambio di direzione che aveva costretto Marc Hirschi e Tadej Pogacar, terzo e quarto, a smettere di pedalere anzitempo. La giura, poi, decide di penalizzare il campione del mondo per la volata scorretta, retrocedendolo in quinta posizione, davanti a Mathieu van der Poel , che ha vinto la volata del gruppo dei battuti

Dopo una decina di chilometri riescono a prendere il largo Iñigo Elosegui (Movistar), Kobe Goossens (Lotto Soudal), Alexander Kamp (Trek-Segafredo), Kenny Molly (Bingoal-Wallonie Bruxelles) ,Omer Goldstein (Israel Start-Up Nation), Valentin Ferron e Paul Ourselin (Total Direct Energie)e Gino Mäder (NTT). Alexander Kamp però perde subito contatto a causa di una foratura, mentre Michal Schär (CCC) riesce a rientrare sul gruppo di testa.
Dopo un lungo inseguimento riesce ad aggiungersi ai battistrada anche Mathijs Paaschens (Bingoal-Wallonie Bruxelles), andando così a formare un gruppo di nove uomini in testa che arriva a raggiungere un vantaggio massimo vicino ai 6 minuti sul gruppo, dove a tirare sin da subito sono Deceuninck-QuickStep e Jumbo-Visma, alle quali si aggiungono successivamente anche Sunweb e Ineos Grenadiers.

Intorno ai cento chilometri dall’arrivo, una caduta coinvolge alcuni dei corridori più attesi alla vigilia, tra cui Greg Van Avermaet e Adam Yates che sono costretti al ritiro. Poco dopo un’altra caduta coinvolge tra gli altri Warren Barguil e Julian Alaphilippe, che da quel momento è costretto a fermarsi varie volte all’ammiraglia per cambiare bici e persino uno scarpino, ma ad avere la peggio sono Damiano Caruso e Michael Valgren, che sono costretti al ritiro. Davanti intanto Michal Schär tenta l’azione solitaria, prima sulla salita di Vanne, con Gino Mäder che riesce però a rientrare in discesa, e poi sulla salita di Rosier, dove a 60 chilometri dall’arrivo riesce a staccarsi di ruota anche il connazionale, che resta a lungo tra il battistrada e un gruppetto di quattro inseguitori formato da quel che resta della fuga del mattino, mentre in gruppo dopo le cadute è passata in testa la Trek-Segafredo, con l’ex campione del mondo Mads Pedersen a fare l’andatura.

Sul Col du Maquisard, però, sia Mäder che i quattro inseguitori vengono ripresi dal gruppo, che allo scollinamento (dunque a 46 chilometri dall’arrivo) ha un ritardo di 2’26”. Schär però crolla e arriva con soli 25” di vantaggio ai piedi della Redoute, dove viene definitivamente ripreso dopo 214 chilometri in avanscoperta. Il gruppo scollina più o meno compatto con la Deceuninck-QuickStep a fare l’andatura per tutta la discesa successiva, dove Michael Albasini prova ad andare via, ma viene subito ripreso sulla Côte des Forges grazie al lavoro di Dries Devenyns e di un bravissimo Mauri Vansevenant.

Nella discesa successiva c’è qualche scaramuccia, con protagonista soprattutto Luis Leon Sanchez, ma non succede nulla di particolarmente rilevante fino all’ascesa finale, dove è Julian Alaphilippe a far esplodere la corsa, seguito subito da Marc Hirschi. Prima dello scollinamento rientrano anche Primoz Roglic e Tadej Pogacar, mentre Michal Kwiatkowski sfrutta la discesa successiva, dove invece Mike Woods, che era a un passo dall’agganciarsi al gruppo di testa, perde contatto. I cinque al comando, diventano quattro dopo un attacco di Marc Hirschi che fa perdere le ruote a Kwiatkowski, mentre dietro si forma un gruppetto di inseguitori tirato da uno straripante Mathieu van der Poel.

La situazione resta stabile fino all’ultimo chilometro, quando da dietro si sgancia Matej Mohoric, che riesce a rientrare sui primi e a lanciare in prima persona la volata, ma Alaphilippe si lancia subito sulla ruota e parte, anche se poi perde la testa e prima con un cambio di direzione costringe Hirschi e Pogacar a smettere di pedalare e poi esulta troppo presto, consentendo a Primoz Roglic di recuperare e batterlo al fotofinish, con la giuria che decide poi di declassare il francese in quinta posizione, alle spalle anche di Mohoric e davanti a Mathieu van der Poel, che ha vinto la volata dei battuti conquistando la sesta piazza.

Risultato Liegi-Bastogne-Liegi 2020

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